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                  L.I.D.A. SEZIONE TORINO (LEGA ITALIANA DEI DIRITTI DELL' ANIMALE)

Corso di Inglese Base (Parte del ricavato sarà devoluto alla LIDA TORINO)

COMUNICATO STAMPA 

 

COMUNICATO  STAMPA

 

DURA VITA PER LA FAUNA SELVATICA IN PIEMONTE :

DOPO LA SICCITA’ E GLI INCENDI, ORA ANCHE LA … GIUNTA REGIONALE  

 

Nella giornata del 31 ottobre scorso, la Giunta Regionale del Piemonte, su sollecitazione della Provincia di Cuneo e della Città Metropolitana di Torino, dei Comprensori Alpini TO3 e CN2, del Consigliere di parità regionale del Piemonte, del Garante regionale per la tutela degli animali, delle associazioni ambientaliste ed anche di consiglieri regionali e di forze politiche di maggioranza e di opposizione, ha deliberato di sospendere l’attività venatoria nei Comprensori Alpini interessati dagli incendi di questi giorni (TO1, TO3, TO5, CN2, CN4) fino al prossimo 30 novembre, mentre nei confinanti Ambiti di Caccia solamente sino al 10 novembre (CA TO2, TO4, ATC TO1, T02, TO3), per creare una zona di sicurezza e di salvaguardia per la fauna in fuga dalle aree devastate dagli incendi.

Il provvedimento, che potrà essere prorogato o revocato a secondo del permanere o meno delle condizioni di criticità, verrà pubblicato domani 3 novembre sul Bollettino Ufficiale della Regione e sarà poi operativo.

 

Come Associazione Animalista non comprendiamo quale sia stato il motivo che ha indotto la Giunta ad emanare tale Delibera e non, invece, a richiamare la scrupolosa osservanza di quanto già prevede la legge n. 353 del 21 novembre 2000 (Legge – quadro in materia di incendi). Essa, infatti, all’art. 10 – Divieti, prescrizioni e sanzioni – al comma 1, prevede una serie di divieti che riguardano proprio le zone percorse dal fuoco, e cioè : “Le zone boscate ed i pascoli i cui soprassuoli siano stati percorsi dal fuoco non possono avere una destinazione diversa da quella preesistente all’incendio per almeno quindici anni.”.”Sono altresì vietati per dieci anni, limitatamente ai soprassuoli delle zone boscate percorsi dal fuoco, il pascolo e la caccia.”. Tale divieto è immediatamente operativo, indipendentemente dalla perimetrazione delle zone che i Comuni sono obbligati ad effettuare ai sensi del comma 2 del medesimo articolo.

Il 3° comma dello stesso articolo prevede, poi, che : “Nel caso di trasgressioni al divieto di pascolo …  si applica una sanzione amministrativa, per ogni capo, non inferiore a 30 euro e non superiore a 61 euro e, nel caso di trasgressione al divieto di caccia … , si applica una sanzione amministrativa non inferiore a 206 euro e non superiore a 413 euro.“.

 

Non comprendiamo neppure come mai la Giunta, pur avendo affermato che “Visto la grave situazione di incendi venutasi a creare in diverse zone del territorio piemontese, che determinano di conseguenza forti ripercussioni sull’ambiente e, quindi, sulla fauna presente.“, tuttavia non abbia ritenuto opportuno applicare il comma 2 dell’art. 1 della Legge n. 157 dell’11 febbraio 1992, che stabilisce che “L’esercizio dell’attività venatoria è consentito purché non contrasti con l’esigenza di conservazione della fauna selvatica e non arrechi danno effettivo alle produzioni agricole.“, vietando la caccia nelle zone confinanti a quelle interessate dagli incendi per lo stesso periodo temporale, in considerazione che le due situazioni sono strettamente connesse e correlate tra di loro.

 

Come Associazione non ci saremmo mai aspettati che la Giunta Regionale, in spregio alle richiamate norme vigenti (legge n. 353/2000 e legge n. 157/92), di rango superiore, in quanto statale, a quella regionale e non derogabile a livello locale, emettesse volutamente una Delibera chiaramente faziosa e portatrice di interessi legati esclusivamente allo svolgimento dell’attività venatoria, a scapito della “ratio legis” e della fauna.

 

Particolare perplessità, infatti, suscita la scelta operata dall’Amministrazione regionale nell’emettere tale Delibera, che si ritiene quantomeno illegittima. Una scelta nel migliore dei casi inutile, alla luce del lungo e perdurante periodo di estrema siccità, aggravato dagli incendi che devastano il territorio da settimane, fattori questi ritenuti talmente eccezionali da spingere il Governatore a chiedere al Governo lo stato di emergenza e di calamità naturale : a nostro parere, lo stato emergenziale richiesto include senz’altro la tutela degli animali stanziali e di passo, anche sulla scorta della richiesta di prevedere serie limitazioni all’attività venatoria che l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale) aveva avanzato a tutte le Regioni, già solo per l’eccezionale stato di siccità.

 

Mentre vasta parte del territorio piemontese era in preda alle fiamme, l’Assessore regionale Giorgio Ferrero, invece di intervenire con tempestività per tutelare la fauna selvatica come impone la legge, ha temporeggiato pericolosamente e, con lettera del 25 ottobre scorso,ha subordinato il proprio agire e chiesto cosa debba fare agli ambiti di caccia (ATC e CA).

 

Alla luce di tutto quanto sopra esposto, la “L.I.D.A.”, riservandosi la valutazione di procedere nelle opportune sedi, chiede che il Governatore Chiamparino e/o l’Assessore Ferrero revochino immediatamente, in regime di autotutela, la sopra menzionata Delibera e, contestualmente, richiamino tutti gli Enti ed i portatori di interesse alla stretta osservanza delle leggi n. 353/2000 e n. 157/1992.

Torino, 2 novembre 2017

IL  PRESIDENTE  DELLA  SEZIONE   (Ruben VENTURINI)

 

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Punto di raccolta, nella sede di Torino!

volantino definitivo terremoto


Incontro con il nuovo Assessore all’ Ambiente di Torino Stefania Giannuzzi

lida torino

Lunedì 19 luglio 2016, presso la sede della “L.I.D.A. – Sezione Torino”, si è svolto un incontro con il nuovo Assessore comunale all’Ambiente, Stefania Giannuzzi, del M5S, organizzato dal Presidente della stessa Sezione Ruben Venturini.

All’incontro hanno presenziato, il Presidente Nazionale L.I.D.A. Massimo Ramello, e diverse altre Associazioni animaliste presenti ed attive sul territorio torinese oltre che, il Direttivo di Sezione.

Tra i molti argomenti affrontati, i principali sono stati quelli relativi a :
• situazione delle colonie feline e dei gatti liberi presenti sul territorio comunale;
• necessità di un aggiornamento del Regolamento Comunale n.320, riguardante la tutela ed il benessere degli animali in città;
• urgente necessità di affrontare e risolvere la presenza di cani randagi in alcune zone cittadine;
• proposte migliorative per la gestione dei canili – gattile comunale;
• motivazioni della contrarietà alla riproposizione di un nuovo zoo a Torino nel parco Michelotti;
• necessità di un chiarimento tra Amministrazione comunale ed ASL per una maggior collaborazione in tema di animali, in particolare a quelli d’affezione;
• maggior attenzione alla cura delle aree cani esistenti e necessità di un urgente incremento del loro numero.

Riteniamo che l’incontro sia stato proficuo per il benessere e la tutela degli animali e ringraziamo vivamente l’Assessore per la sua cortese ed attenta presenza.


5X1000 LIDA Torino

Donare il 5×1000 ha un costo?

Destinare il 5×1000 è un diritto e non costa nulla. Non è un’imposta aggiuntiva e non si somma all’ammontare dell’IRPEF. Se decidi di non firmare la stessa quota del 5×1000 resta allo Stato.

Perché donare il 5×1000 a L.I.D.A. Torino ?

La sezione di Torino da diversi anni, con le Guardie Zoofile è sul territorio per la Tutela e il Benessere degli animali.

Dove si indica la propria scelta?

Sull’ultima pagina dei seguenti modelli:
Unico persone fisiche (da consegnarsi al CAF)
730 (da consegnarsi al CAF oppure all’ufficio del personale della propria azienda)
CUD (il modulo va consegnato al CAF oppure ad uno sportello di Poste Italiane S.p.a. in busta chiusa con indicato, sul fronte: opzione 5×1000, CUD. –  Guarda esempio

 

BANNER 5X1000 LIDA TORINO


Unità Anti Veleno E.R.A.

unita-cinofila-antivelenoLa L.I.D.A. Nazionale ha partecipato alla presentazione del progetto patrocinandone l’iniziativa.
L’Unità Cinofila Antiveleno E.R.A. nasce da un’idea dell’animal trainer Claudio Mangini e dall’etologo Davide Celli (figlio del grande etologo Giorgio Celli).
Inizialmente pensate e addestrate per tutelare la fauna selvatica, le Unità Cinofile Antiveleno E.R.A. sono state recentemente ridirette ed impiegate con successo nell’attività di monitoraggio e bonifica delle aree urbane colpite dal fenomeno delle esche avvelenate.
I bocconi avvelenati sono ormai una vera e propria piaga sociale che mette a serio rischio animali e persone in ogni città d’Italia, senza alcun limite geografico.
Dopo aver fatto tesoro delle esperienze delle Unità Cinofile di altri Paesi europei, le quali hanno evidenziato in alcuni casi criticità relative alla sicurezza dei cani impiegati in missione, è stato strutturato un protocollo di intervento che tenesse conto – oltre che dei fattori di rischio – anche della parte forense attraverso una seconda Unità Cinofila Antiveleno di supporto, volta ad identificare indizi utili che possano aiutare le Forze dell’Ordine ad individuare i responsabili del disegno criminoso.
Già partendo da criteri di scelta altamente selettivi dei cani e dei conduttori (per i quali è stato redatto un protocollo specifico), l’addestramento è stato successivamente sottoposto alla supervisione della Lega Italiana Diritti dell’ Animale, della quale Claudio Mangini è socio onorario, e ad alcuni ricercatori specializzati nel benessere animale per certificare, attraverso l’analisi dei biomarcatori (cortisolo salivare), gli indici di stress durante le operazioni di bonifica e di lavoro dei cani.

I risultati degli stati fisiologici hanno evidenziato il pieno rispetto dei parametri di benessere animale, sia durante l’attività di addestramento, che negli interventi.

Intervento di Francesca Lo Manto Vice Presidente L.I.D.A. Nazionale/ Vice Presidente L.I.D.A. Torino

Intervento di Francesca Lo Manto Vice Presidente L.I.D.A. Nazionale/ Vice Presidente L.I.D.A. Torino

All’evento sono intervenuti:
Claudio Mangini (animal trainer ed ideatore del progetto)
Davide Celli (ecologo ed ideatore del progetto)
Davide Cavalieri (direttore RADIOBAU)
Francesca Lo Manto (Vice Presidente Nazionale Lega Italiana dei Diritti dell’ Animale/ Vice Presidente – Sez.Torino)
Anna Bruzzone (Consigliere Nazionale Lega Italiana dei Diritti dell’ Animale)
Cristiana Maghenzani (medico veterinario)                                                               

Lo Manto, Mangini, Di Giorgi, Buzzone

Lo Manto, Mangini, Di Giorgi, Bruzzone

Alfio Giuffrida: Istruttore Cinotecnico E.R.A.
Simona Massetti: Unità Cinofila Antiveleno E.R.A.

MODERATORE:
La giornalista e presentatrice Rose Ricaldi

 


Grazie dalla L.I.D.A. Torino